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Trama

Corleone, Sicilia, immediato secondo dopoguerra. Il giovane Placido Rizzotto, dopo aver combattuto nella Resistenza, ritorna alle sue terre per aiutare l’anziano padre a sfamare la numerosa famiglia.

I soprusi dei mafiosi locali, che gestiscono in barba alle leggi il mercato del lavoro, spingeranno Placido a diventare sindacalista e in seguito segretario della Camera del Lavoro di Corleone.

Inevitabilmente verrà preso di mira da uno dei nuovi capi: Luciano Liggio detto “‘U Sciancatu”.

Un giovane capitano dei Carabinieri cercherà di fare luce sulla scomparsa di Rizzotto.

Recensione

Scimeca, già regista di Briganti di Zabùt, conferma uno stile essenziale e parco, idoneo alla storia che racconta.

Il vero protagonista è il paese di Corleone, con il suo universo provinciale, fatto di contadini sottomessi alle direttive dei mafiosi, membri autorevoli della comunità facilmente corruttibili, e pochi uomini che cercano di ribellarsi a questo giogo di povertà e sfruttamento.

Il film si avvale di una prima parte più politica e sociale per virare nella seconda verso il poliziesco, si badi però, in un contesto dove è discutibile l’attendibilità di qualsiasi fonte.

Finale celebrativo (scrosci di applausi in sala). Colonna sonora a cura degli Agricantus.

Sax Marmotta