
Pollock
- Ed Harris
- Ed Harris, Marcia Gay Harden, Molly Regan, Robert Knott
- Drammatico, Sentimentale
- Stati Uniti
- 6 September 2000
Trama
Gli ultimi anni di vita, dal 1941 al 1956, di Jackson Pollock, maiuscolo pittore astrattista statunitense affetto da alcolismo.
Gli inizi ardui, il clima rarefatto del dopoguerra, i rapporti difficili con la famiglia, con gli amici e colleghi (fra i quali Willem Dekooning e Tony Smith), con la mecenate Peggy Guggenheim e il suo cortese braccio destro Howard Putzel, e soprattutto con Lee Krasner, con la quale condivise la passione artistica e lo stesso tetto.
Quindi, la scoperta del dripping, tecnica, consistente nella pennellata “a distanza”, che avrebbe caratterizzato ulteriormente le sue tele.
Fino alla tragica fine, in compagnia della giovane amante Ruth e della sua ospite Edith.
Recensione
Bell’esordio registico per l’attento Ed Harris (anche produttore), che, dopo aver inseguito il progetto per anni ed essersi meticolosamente documentato sulla vita pubblica e privata di Pollock, si concede generosamente pure davanti alla macchina da presa.
Distribuito in ritardo da noi, il film si avvale della costellata presenza di facce note (da Kilmer a Connelly, da Madigan a Heard, dalla modella Seymour fino alla Harden, che si è meritata l’Oscar da non protagonista per la sua interpretazione di Lee Krasner), ed ha il merito di fornire una spiegazione non didascalica, anzi spontanea, della pittura astratta, distaccandosi con nettezza dalla maggioranza delle biografie di artisti realizzate per il grande schermo.
Un’opera sobria, a dispetto dell’insopprimibile e purtroppo letale tendenza alla bottiglia del personaggio trattato, che centra il bersaglio che aveva clamorosamente mancato Alan Rudolph con l’affine (per percorso e pluralità di caratteri) Mrs. Parker e il circolo vizioso.