
Questione di cuore
- Francesca Archibugi
- Antonio Albanese, Francesca Inaudi, Kim Rossi Stuart, Micaela Ramazzotti
- Amazon Prime, Commedia, Drammatico
- Italia
- 17 April 2009
Recensione
Forse chi è a rischio di depressione non gradirà la più recente fatica della ritrovata Archibugi, la quale ha ricavato il copione (che rasenta l’eccellenza) da un romanzo di Umberto Contarello.
Però potrebbe anzitutto apprezzare gli attori, in primis Antonio Albanese – Alberto, sceneggiatore curioso ai limiti dell’invadenza, bloccato e con l’acqua alla gola sia finanziariamente che sentimentalmente, poiché in rotta con Carla (Francesca Inaudi) – e Kim Rossi Stuart – Angelo, esperto carrozziere d’auto d’epoca, allergico alle fatture, sposato con Rossana (Micaela Ramazzotti) e padre di due ragazzini con un terzo in arrivo –, davvero in stato di grazia nonché perfetti per i ruoli che sono stati chiamati a ricoprire (due tipi diversissimi, ospedalizzati per scompensi cardiaci); a seguire, la sorniona figura di Paolo Villaggio, la veracità di Chiara Noschese, i giovanissimi Andrea Calligari e Nelsi Xhemalaj, il medico Bob Messini, il meccanico Ascanio Celestini, quindi Francesca Antonelli, Alessia Fugardi, Lele Vannoli, Silvio Vannucci, Stefania Sandrelli, tutti a rievocare il percorso artistico della regista, senza contare le partecipazioni dei suoi colleghi Sorrentino, Luchetti, Virzì, Verdone (gustosamente autoironico).
Il punto successivo riguarda i contenuti. Accanto a un tema per certi versi inavvicinabile quale l’accettazione della morte (ma si parla pure di razzismo), ne emerge uno più lieve e tuttavia non privo di importanza, concernente la funzione del cinema (attraverso l’elitario mestiere di Alberto).
Esso ha il dovere di sollevare “questioni” (tanto per rimandare al già ambivalente titolo del film), domande che siano “giuste”, che implichino uno sviluppo (per esempio dall’osservazione dei passanti, ognuno a ispirare un differente quesito), nella pacifica consapevolezza che risposte esatte non ce ne sono.
Mai.