
Sex Pistols – Oscenità e furore
- Julien Temple
- Glen Matlock, John Lydon, Paul Cook, Sid Vicious, Steve Jones
- Documentario, Musicale
- Regno Unito
- 29 March 2000
Trama
Nella Londra decadente degli anni ’70, caratterizzata dal diffuso malcontento originato dalla pesante situazione politica, nacque e si affermò il movimento punk.
I maggiori esponenti furono i Sex Pistols, band musicale dalle scarse abilità ma dalla forte presa sul pubblico desideroso di ribellione.
Le provocazioni del gruppo musicale, scioltosi dopo appena due anni, generarono lodi sperticate e critiche feroci.
Ma nessuna ricchezza: il manager Malcolm McLaren intascò gran parte dei profitti.
Recensione
Un complesso che è diventato un mito, non tanto per la qualità delle esecuzioni ma per avere inventato un nuovo genere.
Il regista Julien Temple, che già si era occupato (agli esordi) dei Pistols ne La grande truffa del Rock’n’Roll, ritorna sui suoi passi, dando voce, stavolta, non più al probabilmente disonesto McLaren, ma ai sopravvissuti, ripresi in penombra: ripercorrere quell’epoca fa male, rievocare i tanti passaggi da una casa discografica all’altra o la tragica fine del bassista Sid Vicious è quasi insopportabile.
Temple si serve di materiale d’ogni sorta: estratti di pubblicità o comiche televisive, notiziari, titoli di giornale, videoclip di altri artisti, pezzi di concerto, prove, esibizioni (per esempio, quella in cui la band canta “God Save the Queen”), a formare un documentario di ammirevole coerenza, preciso nel ricostruire un momento storico non proprio felice.
In un estratto di Who Killed Bambi?, un giovane Sting.