
Solomon Kane
- M.J. Bassett
- James Purefoy, Max von Sydow, Pete Postlethwaite, Rachel Hurd-Wood
- Amazon Prime, Avventura, Azione, Fantasy
- Francia, Regno Unito, Repubblica Ceca
- 16 September 2009
Recensione
Con un look che sembra ispirarsi a Van Helsing (versione Jackman, naturalmente), questo Solomon Kane incarnato da James Purefoy – attore inglese avvezzo a fare il belloccio un po’ ornamentale in produzioni diversissime tra loro quali Maybe Baby, Resident Evil o La fiera della vanità – eredita dal pastiche di Stephen Sommers risalente a sei anni fa pure la tendenza a mescolare furbamente (senza provocare ingenti danni, per la verità) i generi, dal fantasy all’horror (condito di efficaci effetti speciali), passando per azione e avventura.
Il personaggio, però, non deve i suoi natali a Bram Stoker, ma allo stesso creatore di Conan il Barbaro, lo sfortunato scrittore Robert E. Howard (morì suicida appena trentenne), e il suo tormentato percorso dà linfa a una vicenda altrimenti asfittica: da secentesco bandito mercenario al servizio del regno ad asceta pentito, vittima di una terribile maledizione, fino al recalcitrante ritorno alle armi (e quasi alla spontanea ferocia di un tempo) per salvare una fanciulla in pericolo.
Non un impavido per cui tifare incondizionatamente, dunque, bensì un accorto ex-manigoldo per il quale le numerose tentazioni di cedere nuovamente alla violenza rappresentano un’indubbia, addirittura annunciata condanna agli inferi.
Abbastanza compiaciuto dell’ambientazione post-medievale che fa da sfondo al plot, il regista di B-movies Michael J. Bassett (suoi gli inediti Deathwatch e Wilderness) ha la fortuna di essere assecondato da un cast eterogeneo; se sulla grinta esibita del protagonista è lecito esprimere qualche perplessità, la giovane Rachel Hurd-Wood è una perfetta preda indifesa, mentre l’acclarato professionismo del capofamiglia pellegrino Postlethwaite e del severo padre von Sydow nobilitano l’insieme.
Per buona parte del pubblico non c’è bisogno d’altro.