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Trama

A Charlie Le Blanc, facoltoso costruttore di New Orleans, resta poco da vivere. Prima di lasciare tutto alla giovane moglie Lilly, ex-modella, vuole testare la sua fedeltà. Con il fido tirapiedi Dot al seguito, assolda per 50.000 $ il suo piacente dipendente, dapprima incerto, Jimmy Mulate, che necessita di liquidi per proseguire gli studi, affinché seduca la consorte; quindi fa installare dall’amico Byron delle telecamere a casa sua e si assenta con una scusa.

Ma c’è un imprevisto: Lilly, di base irremovibile, viene a conoscenza dell’inghippo… .

Recensione

Dopo Ladri per amore e Kiss or Kill, il già non esaltante australiano Bill Bennett sigla la sua opera più deludente.

Servito da un Burt Reynolds ridicolmente liftato (era tanto che non aveva il primo nome in cartellone…), da una favolosa Saffron Burrows e da uno slavato Peter Facinelli (che si porta appresso l’aria ingenua di The Big Kahuna), il confuso film sciorina illogiche pratiche di seduzione e vistosi buchi di sceneggiatura (da chi ha appreso l’imbroglio la segretaria?).

L’avvio è stimolante, e lo è anche l’idea che le anime dei protagonisti siano fangose come le paludi che li circondano e, si dice, scorrono sotto di loro; ma, anche bonificando, non emerge altro.

Nota di demerito al doppiaggio e alla Bim, abituata a scoprire pellicole di ben altra caratura.

Max Marmotta

Qualche consiglio