
The Accidental Detective
- Vanna Paoli
- Carlo Bianchi, Carlo Monni, David Kriegel, Franco Interlenghi, Paolo Bonacelli, Philippe Leroy, Sergio Bini Bustric, Sergio Fantoni, Tomas Arana
- Commedia, Giallo, Sentimentale
- Italia
- 11 April 2003
- Italian, English
Trama
La vedova è sua erede insieme ad un importante museo, ma alla lettura del testamento si apprende che il defunto, piuttosto tirchio, aveva fatto un acquisto di ben 20 milioni di dollari nella città italiana.
Il giovane avvocato David Bailey viene mandato ad indagare. Egli scopre subito, grazie al notaio Baroni, che l’ingente cifra occorreva per comprare dalla contessa Smeralda Mazzi Tinghi il nobiliare palazzo Ridolfi, ancora abitato al primo piano dall’ostinata e anziana signora Gegia.
Bailey, che ha sempre alle calcagna lo spione Matt Brandon, a sua volta seguito dal portiere dell’aristocratica, si innamora della figlia di quest’ultima, Dianora.
Insieme a lei cerca di sbrogliare la complessa matassa che coinvolge anche un paio di antiquari, un importante critico, il direttore di una galleria e un suo impiegato, e che tira in ballo un dipinto scomparso di Botticelli.
"}" data-sheets-userformat="{"2":513,"3":{"1":0},"12":0}">Il collezionista d’arte di Chicago Aaron Silbermann muore in circostanze misteriose a Firenze.
La vedova è sua erede insieme ad un importante museo, ma alla lettura del testamento si apprende che il defunto, piuttosto tirchio, aveva fatto un acquisto di ben 20 milioni di dollari nella città italiana.
Il giovane avvocato David Bailey viene mandato ad indagare. Egli scopre subito, grazie al notaio Baroni, che l’ingente cifra occorreva per comprare dalla contessa Smeralda Mazzi Tinghi il nobiliare palazzo Ridolfi, ancora abitato al primo piano dall’ostinata e anziana signora Gegia.
Bailey, che ha sempre alle calcagna lo spione Matt Brandon, a sua volta seguito dal portiere dell’aristocratica, si innamora della figlia di quest’ultima, Dianora.
Insieme a lei cerca di sbrogliare la complessa matassa che coinvolge anche un paio di antiquari, un importante critico, il direttore di una galleria e un suo impiegato, e che tira in ballo un dipinto scomparso di Botticelli.
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Recensione
Inoltre regia, recitazioni (nonostante il discreto cast), montaggio (a cura della stessa cineasta con Fiorenza Muller) e movimenti della mdp non sono proprio entusiasmanti, come spesso accade nelle co-produzioni (e questo film, teoricamente, non lo è) che cercano di soddisfare ogni palato.
E dire che Vanna Paoli, autrice dell’emozionante La casa rosa (dove i distinguo linguistici godevano di un rispetto qui assente; basta notare i movimenti labiali), fra varie traversie, ha impiegato quattro anni a realizzare questa sua nuova opera, in parte girata nel 2000 e con un ruolo di protagonista a lungo pensato per David Schwimmer (poi sostituito dal poco visto David Kriegel), e si è avvalsa addirittura di tre direttori della fotografia (Blasco Giurato solo per le scene ambientate in America).
Gli errori principali, comunque, riguardano controcampi superflui, inserti comici di scarso valore e sequenze scriteriate (a puro titolo di esempio: Bailey, da una normalissima auto che però rappresenta un taxi, legge un’iscrizione latina, decide senza motivo di non partire più e ritorna dalla sua bella che l’aspetta nonostante sia stata piantata in asso); non ultimo, un titolo anglofilo che rischia di fuorviare.
Peccato; vincoli produttivi? La pellicola è idealmente dedicata alla memoria del giornalista cinematografico Vittorio Albano, amico della Paoli.
"}" data-sheets-userformat="{"2":513,"3":{"1":0},"12":0}">Il plot sarebbe pure carino, ma è sviluppato troppo confusamente (non tutto è spiegato alla fine) e con una spiccata propensione alla contraddizione e alla perdita di tempo.
Inoltre regia, recitazioni (nonostante il discreto cast), montaggio (a cura della stessa cineasta con Fiorenza Muller) e movimenti della mdp non sono proprio entusiasmanti, come spesso accade nelle co-produzioni (e questo film, teoricamente, non lo è) che cercano di soddisfare ogni palato.
E dire che Vanna Paoli, autrice dell’emozionante La casa rosa (dove i distinguo linguistici godevano di un rispetto qui assente; basta notare i movimenti labiali), fra varie traversie, ha impiegato quattro anni a realizzare questa sua nuova opera, in parte girata nel 2000 e con un ruolo di protagonista a lungo pensato per David Schwimmer (poi sostituito dal poco visto David Kriegel), e si è avvalsa addirittura di tre direttori della fotografia (Blasco Giurato solo per le scene ambientate in America).
Gli errori principali, comunque, riguardano controcampi superflui, inserti comici di scarso valore e sequenze scriteriate (a puro titolo di esempio: Bailey, da una normalissima auto che però rappresenta un taxi, legge un’iscrizione latina, decide senza motivo di non partire più e ritorna dalla sua bella che l’aspetta nonostante sia stata piantata in asso); non ultimo, un titolo anglofilo che rischia di fuorviare.
Peccato; vincoli produttivi? La pellicola è idealmente dedicata alla memoria del giornalista cinematografico Vittorio Albano, amico della Paoli.
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