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Trama

Nathan è appena uscito di galera. Vorrebbe lasciare il paese per trasferirsi in Venezuela, ma scopre che la madre gli ha tenuta nascosta l’identità del suo vero padre.

Questi, Callum Crane, è un potente avvocato all’oscuro di tutta la faccenda, che al momento rischia una denuncia per stupro da parte della sua segretaria Sophie Lennon.

Crane, che aspira a essere nominato giudice federale, licenzia in tronco la ragazza che, per rappresaglia, lo ricatta.

Diventa a questo punto necessario eliminarla, e il killer che il legale ingaggia è, per uno scherzo del destino, proprio Nathan.

Recensione

Per oltre un’ora non succede nulla in questo giallo firmato da Anthony Waller, autore di Un lupo mannaro americano a Parigi.

Poi il meccanismo dell’intreccio, dopo essere stato sviscerato in lungo e in largo, comincia a regalare qualche piccola emozione con, in omaggio, un divertente finale.

La scottante tematica dello stupro è trattata grossolanamente come la caratterizzazione dei comprimari, dal taglio fortemente televisivo.

Bill Pullman (Callum) e Devon Sawa (uno dei ragazzi di Final Destination, qui nel ruolo di Nathan) si dividono equamente la scena, ed equamente sono inespressivi e poco convincenti.

Sax Marmotta