
The Women
- Diane English
- Annette Bening, Candice Bergen, Debra Messing, Eva Mendes, Jada Pinkett Smith, Meg Ryan
- Commedia, Drammatico, Famiglia, Netflix, Sentimentale
- Stati Uniti
- 12 September 2008
Recensione
I film d’impronta muliebre vanno particolarmente di moda – vedi anche, tanto per citarne uno, l’imminente Quel che resta di mio marito – ma questo di Diane English, sceneggiatrice e produttrice per la tv al suo debutto assoluto dietro la macchina da presa, li batte tutti.
Infatti, come e più (se si considerano le ampie e numerose sequenze girate in esterno) del suo eponimo di quasi 70 anni fa, firmato dal “regista delle donne” George Cukor (e già “infedelmente” rifatto da David Miller nel 1956 con il titolo Sesso debole), The Women si ripropone di non mettere mai in scena gli uomini, neppure fra i passanti! Con un’eccezione pregnante nel finale… C’è meno rigore sul versante tecnico (costumista, musicista, direttore della fotografia; e uno dei finanziatori è Mick Jagger), ma l’idea di questi tempi è, prima che latrice di un eventuale e trito ideale femminista, quantomeno originale, simpatica e significativa.
E poi l’universo maschile, motore e causa di guai all’interno della trama, sebbene fisicamente invisibile, è comunque fin troppo presente.
Perciò, le vicissitudini di Mary (Ryan), tradita dal ricco marito con la procace venditrice di profumi Crystal (Mendes), scatenano le chiacchiere, sostanzialmente benevole, delle amiche: la giornalista in carriera Sylvia (Bening), la più volte mamma Edie (Messing), la grintosa omosessuale Alex (Pinkett Smith).
Senza contare l’esperienza della genitrice Catherine (Bergen). La pellicola corre via gradevole, soprattutto grazie al mestiere delle sue interpreti – oltre alla sorniona domestica Maggie (Leachman), è opportuno menzionare pure la cronista con il pelo sullo stomaco di Carrie Fisher, Bailey –, ma manifesta un difetto non indifferente: aver mutuato qualche struttura e soprattutto la perniciosa venerazione del lusso da Sex and the City.