
Tron: Legacy
- Joseph Kosinski
- Bruce Boxleitner, Cillian Murphy, Daft Punk, Garrett Hedlund, Jeff Bridges, Michael Sheen, Olivia Wilde
- Amazon Prime, Avventura, Azione, Fantascienza
- Stati Uniti
- 10 December 2010
Recensione
Uscito senza urli nel 1982, quando la Disney (già tre anni addietro con The Black Hole, qui omaggiato apposta nonché prossimo progetto dell’esordiente Kosinski) seguiva la scia fantascientifica di Guerre stellari, Tron, diretto da Steven Lisberger (autore del simpatico cartoon Le olimpiadi della giungla, in seguito dietro la cinepresa della commedia Su e giù per i Caraibi, prima di far perdere le sue tracce per rispuntare inaspettatamente in quest’occasione nelle vesti di produttore e, da figurante, di barista), costituì, pur nell’ingenuità dei suoi trucchi, per l’epoca strabilianti, un importante esempio nel cinema di genere: infatti, il protagonista, da “creativo” che era, si mutava in “programma” ed entrava in quella che qualche blockbuster più tardi sarebbe stata definita “realtà virtuale”, spianando inoltre la strada a numerosi e spesso sterili derivati in pellicola dei videogames.
Certo, la trama era esile, e in tal senso questo sequel/remake (l’allegra indefinibilità è intenzionale, nel solco dell’indecisione delle carpenteriane fughe da New York e Los Angeles) non osa più di tanto.
Dunque, tornano Jeff Bridges e Bruce Boxleitner (ma non Cindy Morgan: come mai?) e i loro doppi in pixel (elettronicamente ringiovaniti grazie a un procedimento già sperimentato ne Il curioso caso di Benjamin Button) nell’avventura del figlio del primo, inghiottito dalla dismessa sala giochi gestita dal genitore, scomparso senza un perché da un ventennio, e finito a cercarlo fra i circuiti del mondo immaginario e pericoloso da lui inventato.
Un’opera suggestiva, dotata perlopiù di sequenze tridimensionali (nell’evoluzione della modernità, ha persino una logica), tuttavia un po’ fine a se stessa, o meglio all’avvio (o rinvigorimento) di un fruttuoso franchising, come suggerisce anche la breve apparizione del losco erede Cillian Murphy.