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Trama

La giovane Donna Jensen, proveniente dalla piccola Silver Springs in Nevada, sogna fin dall’infanzia di vivere lontano dalla sua città natale.

Piantata dal fidanzato, si decide a presentare domanda di assunzione come assistente di volo per la piccola compagnia Sierra Airlines.

Il nuovo impiego è duro ma la ragazza può contare sull’aiuto delle colleghe Sherry e Christine, con le quali stringe subito amicizia.

Tramite una di loro conosce l’avvocato mancato Tim, ma, nonostante ci sia del tenero, Donna sceglie la carriera.

Superato il colloquio di lavoro per la prestigiosa Royalty Airlines, inizia un impegnativo corso di addestramento tenuto dal severo John Whitney.

Recensione

Da decenni il cinema americano ci ha abituato a commedie sentimentali dove il desiderio di successo dei protagonisti rischiava di sopravanzare la concretizzazione di un sogno d’amore, mentre i comprimari avevano il compito di rendere più leggera la visione al pubblico facendosi portavoce dei momenti comici.

La nuova fatica –stranissimo a dirsi– del brasiliano Bruno Barreto (Bossa Nova e lo scadente Poliziotto speciale) va esattamente in questa direzione optando, a metà del percorso, per una brusca battuta d’arresto.

Dai tempi del peggior Pieraccioni non ci si imbatteva infatti in una pellicola talmente sempliciotta che sarebbe persino eufemistico definirla prevedibile, noiosa o televisiva.

Un film dove la commozione dovrebbe scaturire da un romanticismo preconfezionato e il divertimento invece dalla performance del bravo Mike Myers (John Whitney), il quale sciorina il suo repertorio fino ai titoli di coda suscitando qualche sbadiglio.

Mentre la Paltrow (Donna) si limita a sorridere per tutto il tempo prestando la sua silhouette a un triste corpo a corpo in classe business e alla colorata operazione-nostalgia orchestrata dalla costumista Mary Zophres, già collaboratrice dei fratelli Coen, dei Farrelly e di Spielberg –guarda caso– in Prova a prendermi.

Sax Marmotta