
Unbroken
- Angelina Jolie
- Alex Russell, Domhnall Gleeson, Garrett Hedlund, Jack O'Connell, Jai Courtney, Miyavi
- Drammatico, Guerra
- Stati Uniti
- 25 December 2014
Recensione
Quella di Louis Zamperini (1917-2014), recordman sportivo prima che eroe di guerra, è una vicenda umana esemplare, meritoria (più di altre) di una trasposizione cinematografica.
I fatti in breve: dopo aver corso i 5000 m piani alle Olimpiadi berlinesi del 1936, compiendo l’ultimo giro in appena 56 secondi, Lou si arruolò in aviazione; precipitato nel Pacifico per un’avaria, sopravvisse a stento su un paio di canotti con un commilitone (un altro non ce la fece) per ben 47 giorni, finché non venne raccolto dall’esercito giapponese e imprigionato, nonché sottoposto a umilianti torture, soprattutto da parte del crudele caporale (poi sergente) Watanabe.
Aggiungiamo che alla sceneggiatura, tratta dalla biografia di Laura Hillenbrand, hanno messo mano delle firme prestigiose, da Richard LaGravenese a William Nicholson ai fratelli Coen.
Cos’è che non convince, dunque? Non c’è nulla che non vada per il giusto verso, a patto di accontentarsi.
La storia è edificante (anche patriottica, ma era una china inevitabile, vano soffermarcisi), gli attori scelti fanno il loro dovere (ancor più del tenace O’Connell, rimane impresso il suo aguzzino, interpretato dall’eccentrica pop star nipponica Miyavi), la Jolie (il cui temerario esordio del 2011 dietro la macchina da presa, Nella terra del sangue e del miele, viene pubblicato solo ora per l’home video) narra con palpabile partecipazione.
Il grosso limite sta nell’eccessivo, anacronistico “ordine”: sembra un film concepito negli anni ’60.
Voglia di evitare la censura o semplice naïveté? .