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Recensione

Una ricognizione di Marco Spagnoli – critico che in pochi anni ha mostrato le sue spiccate doti di documentarista, occupandosi spesso di svariate personalità del cinema nostrano, da Guerra a Montaldo, da Magnani a Volonté – sul mondo di Walt Disney e sul suo impatto sull’immaginario italiano.

Oltre ad aver raccolto pareri di attori e registi odierni (Micaela Ramazzotti, Fausto Brizzi, Marco Giallini, Enrico Brignano, Fabio De Luigi, Lillo & Greg fra gli altri), di autorevoli cartoonists (Bruno Bozzetto ed Enzo D’Alò), del cantante che su Le avventure di Peter Pan ha incentrato una parte importante della sua carriera (Edoardo Bennato) e del conclamato appassionato Vincenzo Mollica (che vanta addirittura un alter ego nell’universo disneyano “locale”), il film si serve di preziosi materiali d’archivio.

Fra questi troviamo il geniale disegnatore americano Carl Barks (alias l’Uomo dei Paperi) all’opera e il fantasioso Federico Fellini che racconta del suo incontro con Walt, che sotto sotto reputava più matto di lui.

E poi, ovviamente, è illustrato il rapporto diretto che il guru del fumetto e dell’animazione ebbe con il nostro Paese, dove si recò spesso tra il 1930 e il 1960.

Un po’ didascalico, ma piacevole.

Max Marmotta