
E morì con un felafel in mano
- Richard Lowenstein
- Emily Hamilton, Noah Taylor, Romane Bohringer, Sophie Lee
- Commedia
- Australia
- 30 August 2001
Trama
Danny è un aspirante scrittore che vanta oltre quaranta esperienze di convivenza. Nel momento in cui i soldi mancano o i padroni di casa reclamano l’affitto arretrato, Danny fugge in cerca di in un nuovo appartamento, con nuovi coinquilini.
Alcuni amici riescono sempre e comunque a rintracciarlo. Tra questi Sam, studentessa innamorata dell’eccentrica Anya, e Flip, tossicodipendente dal cuore d’oro.
Un debito di circa 25.000 dollari, che mette in allerta anche la polizia, spinge il futuro romanziere a scrivere un racconto per la rivista Penthouse, con la speranza di raccogliere un po’ di denaro.
Recensione
E morì con un felafel in mano incuriosisce parecchio e altrettanto delude. È un film quasi diviso in episodi, che confluiscono nel tragico finale annunciato fin dall’inizio, e nell’inevitabile scelta dei personaggi di girare pagina e crescere.
Ricca di situazioni grottesche, completamente slegate tra di loro, nonché di battute ricavate da altre pellicole o brani musicali (quasi pensieri ad alta voce che delucidano sul peso esistenziale del carattere), l’opera a tratti diverte, anche se difetta di ritmo.
Palesi le influenze da Tarantino, dalla beat generation, in parte da Altman, con certi tocchi alla Boyle, e da Nick Cave.
Bravi il protagonista Noah Taylor (Danny), già visto in Shine e Quasi famosi, e la gelida Romane Bohringer (Anya).