Trama

Paola studia da estetista. A tutti racconta di essere vedova; in realtà si vergogna che Sergio l’abbia piantata per un uomo. Il suo spasimante Ruggero, peraltro, non trova il coraggio di dirle che accudisce un figlio di quattordici anni, Michele.

La situazione si complica quando Sergio muore per davvero, lasciando metà dell’appartamento in cui vive Paola ad Andrea, il suo compagno.

Quest’ultimo, minacciato dallo sfratto, si presenta subito dalla donna, portando scompiglio e accampando pretese.

Recensione

Marina Massironi è sempre brava e simpatica (e lo stesso si può affermare per Marcorè e il fugace De Luigi), ma questo suo debutto da protagonista è a dir poco deludente.

L’esigua trama (una vera impresa trovare notizie sull’autore della sceneggiatura, se esiste) ha qualcosa in comune con Le fate ignoranti, ma il tono si avvicina di più a quello de La vespa e la regina.

All’inizio si porta pazienza, si accetta la recitazione un po’ lunare degli attori e si spera nel dopo.

Ma con l’ingresso di Andrea (Romano, insopportabile in barba al “politically correct”), personaggio che sconosce qualsiasi forma di cordoglio, persino le logiche da commedia leggerissima cadono rovinosamente, facendo posto alla sterile improvvisazione.

Nessun controllo, dunque, da parte del regista Fumagalli, che ha persino ottenuto finanziamenti da parte dello Stato; che fosse presente sul set solo in forma di fotografia (nei panni di Sergio)? .

Max Marmotta