
Texas Rangers
- Steve Miner
- Ashton Kutcher, Dylan McDermott, James Van Der Beek, Rachael Leigh Cook
- Azione, Western
- Stati Uniti
- 30 November 2001
Trama
Texas, 1875. Dieci anni dopo la Guerra di Secessione, a causa dell’imperversare di spietati banditi, capeggiati dall’irriducibile King Fisher, bisogna riformare l’unico nucleo di tutori della legge, smembrato appunto dal conflitto, che garantiva un minimo di tranquillità ai villaggi: i Rangers.
Per il reclutamento viene interpellato colui che ne era il capo, il disilluso ex-predicatore Leander McNelly.
Gravemente ammalato, l’uomo in un primo tempo non ne vuole sapere; in seguito si convince e, con un paio di vice, comincia selezioni e addestramenti.
Tra i prescelti (una trentina), il nero Scipio, sacrificabile scout (anziché fuciliere) per discriminazione, il ragazzo George Durham, una vera schiappa come tiratore, e Lincoln Dunnison, altro giovane che dai predoni ha avuto sterminata la famiglia.
Proprio lui, durante una sosta tattica in un ranch, si innamora della graziosa Caroline Dukes. Ma al gruppo si è unita anche la misteriosa prigioniera messicana Perdita… .
Recensione
Anche se di western veri e propri, con il loro alone di leggenda, se ne vedono sempre meno, qui c’è poco da stare allegri: dopo una carriera alternante tra horror e commedia, il regista Miner ha deciso di assaggiare anche questo genere, ma senza grande convinzione.
Non si aggiunge niente di nuovo alle già conosciute, ruvide vicende di frontiera, alcune sparatorie sono confuse e la ricostruzione storica, tratta dalle memorie del vero elemento dei Rangers George Durham, è manifestamente romanzata; il massacro iniziale, poi, più che classico sembra alquanto gratuito.
Ma tant’è, e non tutto è da buttare. Anzitutto, il personaggio “maledetto” di McNelly (Dylan McDermott, divo mancato dalla fine degli anni ’80), reprensibile e feroce in qualche occasione; quindi, la costruzione di due o tre sequenze, se non straordinarie, quantomeno godibili.
Dunnison è il divo televisivo James Van Der Beek (“Dawson’s Creek”); la voce off, in originale, è del mitico James Coburn.