
Alla fine della notte
- Salvatore Piscicelli
- Anna Ammirati, Elena Sofia Ricci, Ennio Fantastichini, Ida Di Benedetto, Paolo De Giorgio, Ricky Tognazzi
- Drammatico
- Italia
- 1 January 2003
Trama
Bruno Spada, conosciuto attore e regista, ha appena completato un film ma non ha molta voglia di affrontare il solito circo mediatico per lanciarlo.
In effetti, l’uomo è affetto da depressione e, come gli fa notare il suo analista, teme i fantasmi del passato quanto l’incertezza del presente.
Così, il nostro, che ha una storia con la giovane Gloria, monta su un’auto e parte da Milano. Fa tappa in Toscana, dove trascorre una notte nella villa di Viola (con la quale avrebbe potuto avere una relazione) e del compagno di lei, l’invidiato amico-rivale Filippo.
Quindi, si reca a Roma, dove vive ancora la rancorosa ex-moglie Fiamma, per poi andare a Napoli in cerca di un vecchio collega omosessuale.
Intanto, ricorda la sua infanzia con la zia prostituta Celeste.
Recensione
La nequizia dei padri ricade sui figli, e questo si sa. Ma non è propriamente tale usurato concetto ad interessare il cineasta napoletano Salvatore Piscicelli (anche montatore) in quest’opera che contiene elementi scopertamente autobiografici (regista e protagonista fanno lo stesso mestiere e hanno la stessa età, 49), e nemmeno gli importa particolarmente denunciare a latere gli ingranaggi ripetitivi e arrugginiti dell’ambiente cinematografico (in effetti, la pellicola fa venir voglia di evitare fama e successo, difficili oltretutto da mantenere).
Il perno del soggetto, semmai, è mostrare lo sbando progressivo di un individuo corrotto e volutamente sgradevole (suo malgrado), più fragile di quanto lascino intendere il suo cinismo e le sue ossessioni sessuali, che sembra tra l’altro la reincarnazione (e degenerazione) ideale di Mauro, altro metteur en scène interpretato sempre dal capace Fantastichini (ancora con l’habitué Herlitzka, qui psicologo) in una precedente e intensa opera dello stesso autore, Il corpo dell’anima.
Connotato da un commento musicale scontroso e calzante, Alla fine della notte forse è a tratti un po’ compiaciuto, però aggira trappole “auliche” tipo il bianco e nero e vale la visione principalmente per la rabbiosa ed esplicativa immagine finale, in grado di far perdonare le eventuali perplessità precedenti.
Toni Bertorelli è il saggio artista in esilio volontario (e perciò non l’analista che si vede solo all’inizio, come credono gli spettatori distratti); Ammirati (Gloria) e soprattutto la musa Di Benedetto (Celeste) hanno –pure loro– già recitato per Piscicelli.