Video & Photo

1 videos

Trama

La diciottenne Ana vive con la sua famiglia di origine messicana a Los Angeles, ha finito il liceo e ha mollato il lavoretto al fast food.

La madre Carmen, non meno robusta di lei, le rimprovera di continuo la sua obesità e costituisce un serio ostacolo alle aspirazioni della capace ragazza, che secondo il professor Guzmán potrebbe tranquillamente frequentare l’università.

La tristezza di Ana, costretta a stirare nella soffocante sartoria della sorella Estela insieme alla genitrice e alle corpulente Rosali e Pancha, è mitigata dal rassicurante (ma tradizionalista) padre Raúl, dall’amato nonno e dal recente e affettuoso boy-friend Jimmy, che la apprezza per quello che è.

Recensione

Niente di speciale questa ennesima commedia “etnica” della stagione, giocata anch’essa sul contrasto fra i costumi della famiglia protagonista e gli usi del Paese che la ospita: piuttosto bilanciata nelle parentesi drammatiche, modesta, prevedibile, inficiata da qualche inevitabile brano di stasi.

Ci si poteva soffermare di più sullo sfruttamento commerciale subito da Estela, che confeziona per pochi dollari vestiti che poi vengono venduti a prezzi esorbitanti, o fare un cenno sui contenuti e la qualità della tesina di Ana, o ancora aggiungere altri particolari surreali come la telenovela “I poveri piangono sempre di più”.

Di buono, comunque, c’è il tratteggio spietato della madre egoista e ipocondriaca, nonché il rapporto tacitamente solidale tra Ana ed Estela e l’orgogliosa rivendicazione delle forme abbondanti già annunciata dal titolo.

Max Marmotta