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Trama

Alex Scott, agente segreto del BNS, non può certo essere definito un impeccabile 007. Le sue missioni non si concludono mai con pieno successo e gli manca il coraggio per dichiararsi a una collega, la bella Rachel, già sedotta, a quanto si mormora in ambiente di lavoro, da Carlos, l’elemento più dotato del reparto.

Ma Alex potrà guadagnare prestigio portando a termine un difficile compito: recuperare un aereo sperimentale trafugato da un disertore e venduto al miliardario ungherese Gundars, appassionato di pugilato.

Per accedere indisturbata al palazzo del ricco uomo d’affari, la spia è costretta da ordini superiori ad arruolare l’arrogante e famoso campione dei pesi medi Kelly Robinson, a Budapest per sostenere un incontro.

Recensione

Ispirato a una serie televisiva interpretata da Bill Cosby (Alex) e Robert Culp (Kelly), che con ottantadue episodi spopolarono negli States tra il ’65 e il ’68, Le spie segna il ritorno di Betty Thomas, già responsabile de Il dottor Dolittle e 28 giorni.

Ben quattro gli sceneggiatori impegnati a tessere una trama talmente striminzita e banale da far rimpiangere le precedenti prove della regista.

L’ennesima mal dosata contaminazione tra due generi, dove i momenti già risibili da spy-movie si annullano nella noia generata dagli sguaiati siparietti di repertorio di Eddie Murphy (Kelly) e dalla recitazione sonnambula di Owen Wilson (Alex).

Una nuova scommessa persa per il bravo comico afroamericano, capace di regalarci solo due momenti di cui sorridere: il confronto “terapeutico” nelle fogne di Budapest e la sequenza della seduzione di Rachel (Famke Janssen), dove veste i panni di un rustico Cyrano hi-tech, cantore dei versi di Marvin Gaye.

Sax Marmotta