
Cake
- Daniel Barnz
- Adriana Barraza, Anna Kendrick, Jennifer Aniston, Sam Worthington
- Drammatico
- Stati Uniti
- 7 September 2014
Recensione
Ecco il film che (finalmente!) scinderà l’immagine di Jennifer Aniston, star comunque di riconosciuto talento, da quella di Rachel Green, suo alter ego nella popolarissima serie tv Friends.
E non perché si tratta di una splendida prova drammatica, intrisa peraltro di ruvido cinismo: chi ricorda il valido The Good Girl o il malinconico Friends with Money sa già di quali preziose sfumature sia capace l’attrice.
È più una questione di movenze, di un’acquisita maturità interpretativa che permette di abbandonare con sicurezza vezzi e carinerie per concentrarsi, in questo caso, sulla profonda sofferenza fisica e psicologica di un personaggio duramente provato.
Claire, questo il suo nome, reca sul volto e sul corpo martoriato da continue fitte (che le impongono di viaggiare sdraiata in auto, ma non è l’unico motivo) le vistose cicatrici di un terribile incidente che ha trascinato via una grossa parte della sua esistenza.
Un passato da brillante avvocato e una separazione di fatto le permettono di vivere in una bellissima casa a Los Angeles, accudita con pazienza, premura non richiesta e continui moniti da una domestica messicana, Silvana (un’Adriana Barraza di non meno impressionante bravura).
Il suicidio di Nina, partecipante a un gruppo di supporto al quale la protagonista presenzia senza alcuna convinzione, porta uno scossone, negativo o forse positivo.
Il regista Barnz, che con Beastly non aveva certo suscitato grandi entusiasmi, assegna ruoli secondari a volti noti tutt’altro che invadenti e calibra a dovere le emozioni.