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Trama

Il pesce pagliaccio Marlin, in seguito a un tragico incidente che lo separa dalla compagna Coral e dalle loro uova, rimane da solo a crescere l’unico figlio sopravvissuto: Nemo.

L’apprensione del genitore nei confronti del cucciolo, ulteriormente aggravata da una pinna atrofica, si trascina fino al primo giorno di scuola, durante il quale gli alunni sono accompagnati a visitare i confini dell’oceano.

Ma Nemo, avvicinatosi troppo alla chiglia di una barca, viene catturato da un subacqueo. Allora il padre, nonostante la sua congenita paura dell’ignoto, si addentra nel “grande blu” alla ricerca del rampollo accompagnato dalla svampita pesciolina Dory.

L’unico indizio è una maschera da sub, appartenente a un dentista di Sydney, il quale ha già piazzato Nemo nel suo acquario insieme ad altri esemplari.

Recensione

Con il ritorno del duo Stanton-Unkrich, già responsabile di A Bug’s Life, la Pixar si ripresenta nei territori della commedia disneyana, pur mantenendo assoluta coerenza (leggi pure controllo).

Assimilato il successo di Monsters & Co., nonché la scatenata comicità che l’ha permesso, il piccolo colosso dell’animazione digitale compie un ulteriore passo in avanti sotto ogni profilo.

Artisticamente ci troviamo infatti di fronte a una struttura narrativa più complessa del solito, dove l’umorismo tenue avvantaggia l’aspetto avventuroso-drammatico, plasmando poco a poco una vera e propria odissea oceanica sull’amore paterno o, se preferite, sull’eroismo paterno.

Una scelta che inevitabilmente influenza le opzioni tecniche degli animatori. Concordi sul fatto che “verosimile è meglio di realistico”, concentrano gli sforzi sugli sfondi (protagonisti dei titoli di coda al posto dei consueti ciak “scartati”), saturi di colori accesi, e sulle espressioni dei personaggi, delineati anche con passione cinefila: i gabbiani in stile Wallace & Gromit e lo squalo Bruto (Eric Bana/Hulk si è rifiutato di doppiarlo), il cui sorriso è modellato su quello di Jack Nicholson in Shining.

Al film è abbinato il divertente corto dell’89 Knickknack, diretto dal patriarca John Lasseter e musicato da Bobby McFerrin.

Sax Marmotta