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Trama

Chris Harper e Annie Clarke sono due vitali ultracinquantenni inglesi di Knapely, nello Yorkshire. Assistono sempre più annoiate alle manifestazioni culturali organizzate dal Women’s Institute locale, che annoverano lezioni di culinaria e analisi del tappeto.

Quando viene il momento di decidere il tema del calendario annuale, Chris, che ha un acuto spirito d’osservazione, è comprensiva con il figlio Jem e aiuta spesso nel lavoro il marito Rod, propone un’idea insolita e giudicata immediatamente scandalosa dalla presidentessa Marie: comporlo con pudichi scatti di nudo delle attempate signore del club.

Il percorso è tutto in salita, ma l’apporto artistico del giovane e imbarazzato Lawrence, infermiere e fotografo per hobby, risolve i primi problemi.

All’iniziativa benefica, il cui scopo è acquistare con i proventi delle vendite un divano decente per l’ospedale della cittadina, nel quale è deceduto per cancro il generoso John, marito della combattiva Annie, partecipano Cora, Celia, Ruth e altre sei “insospettabili” signore.

Recensione

50 è bello, ci suggerisce lo spiritoso regista Nigel Cole (L’erba di Grace), attento a valorizzare tutte le sue attrici (ma con le professionali ed emozionanti Mirren e Walters, capaci di parlarsi con lo sguardo, ha vita facile).

Ispirato ad una storia vera, il film ha una prima parte evidentemente più frizzante e una seconda più incline al melodramma, dove comunque il meccanismo del divertimento funziona meno.

Inoltre, gli ostacoli vengono superati in maniera spesso troppo facile dalle protagoniste, il che ci fa capire che forse la sceneggiatura non è l’elemento più stabile del lungometraggio.

Ci sono comunque degli schietti, e per l’appunto schematici, riferimenti alla degenerazione commerciale che può assumere qualsiasi progetto, e le insidie che allignano nella fama e nel successo.

Il risultato finale, ad ogni modo, è parecchio gradevole ed ha uno dei suoi punti di forza nell’umorismo british.

Al di là del vergognoso sottotitolo italiano, permane un dubbio: su 12 foto che dovrebbero comporre il calendario (compresa quella natalizia, in cui posano tutte le 11 signore), come mai ci vengono mostrate sempre le stesse? .

Max Marmotta