
Kamchatka
- Marcelo Piñeyro
- Cecilia Roth, Fernanda Mistral, Héctor Alterio, Ricardo Darín
- Drammatico
- Argentina, Spagna
- 17 October 2002
Trama
Argentina, 1976. Harry, dieci anni, vive tranquillamente con il padre avvocato e la madre professoressa, e gioca con il fratellino che ha affettuosamente soprannominato il Nano.
Un giorno i genitori, perseguitati politici, prendono una decisione drastica: trasferirsi in una casa isolata in campagna e nascondere il pericolo ai figli, provando ad esaltare i lati ludici di quella nuova e improvvisa esistenza.
Un po’ annoiato (non può neanche telefonare all’amico Bertuccio, né rispondere ad eventuali squilli), Harry si rifugia nella lettura di un libro dedicato a Houdini, trovato fortuitamente nella neo-abitazione.
Seguono una visita agli inconsapevoli nonni e l’arrivo di un misterioso giovanotto di nome Lucas, che per qualche tempo si sistema con la famigliola.
Recensione
Nel raccontare la vicenda di un’infanzia da proteggere dalla brutalità della storia il regista Marcelo Piñeyro non può non aver tenuto conto de La vita è bella di Benigni, sebbene in maniera meno surrealistica e più allegorica (parecchi gli spunti di riflessione legati a piccoli simboli, come la foto “vuota”, o a semplici sguardi lanciati o scambiati dai bravissimi attori).
Un’opera che parte sin troppo adagio, si arena appena nella parte centrale, però si riscatta ampiamente nella coerente messinscena, basata su un assunto vincente: la sempiterna violenza umana non è necessario mostrarla, basta lasciarla intuire, mostrarne le tracce lasciate al passaggio per colpire a fondo lo spettatore.
Gli occhi di Harry, ingenuo come ogni bambino ma tutt’altro che stupido (basti pensare alla sua assimilazione immediata della distinzione tra il fiabesco mago e il più concreto illusionista), sono il mezzo con cui indagare e capire, qualora sia possibile (Lucas, ad esempio, rimane una figura opportunamente sradicata, e comunque fondamentale).
Una lezione di pacifica eppur ostinata resistenza (con la splendida trovata del libro riposto), eccessivamente spiegata alla fine (quando la voce del protagonista illustra cosa rappresenti per lui il Kamchatka nel gioco del Risiko), che ha ricevuto a suo tempo una candidatura all’Oscar per il miglior film straniero e che conserva qualcosa in comune con il maggiormente scanzonato, coevo e connazionale Valentin.
L’immancabile (in lungometraggi argentini) Héctor Alterio era il padre di Cecilia Roth nell’inedito Vidas privadas; qui ne è il suocero.