
Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano
- François Dupeyron
- Gilbert Melki, Isabelle Renauld, Omar Sharif, Pierre Boulanger
- Drammatico
- Francia
- 17 September 2003
Trama
Parigi, anni ’60. L’anziano turco Ibrahim, scambiato dalla diffidente clientela per un arabo a causa del suo zelo, gestisce un piccolo emporio.
Da lui si reca spesso il sedicenne ebreo Mosé, detto Momo, trascurato dal depresso padre, tempo addietro abbandonato dalla moglie e, pare, da un altro figlio ancor più amato, Popol .
Tra il ragazzo, attratto dalla coetanea Myriam e da poco “svezzato” da Sylvie, Eva e Fatou, le prostitute che passeggiano sotto casa sua, e il vecchio commerciante, sempre pronto a donargli perle di saggezza e a decantare il Corano che lo aiuta a vivere, si instaura una profonda amicizia, che per entrambi rappresenta un recupero affettivo e mitiga le loro solitudini.
Tanto che dopo la vile fuga del genitore di Momo, l’adolescente si fa adottare proprio da Ibrahim.
Recensione
Il giovane protagonista fa di cognome Schmitt, come l’autore del romanzo dal quale François Dupeyron (il suo thriller La machine aveva atmosfere ben diverse) ha tratto questa sua ultima fatica.
Forse ci si poteva attendere qualcosa di meglio da questo piccolo romanzo di formazione, incentrato perlopiù sulla rasserenante figura di Ibrahim, un Omar Sharif (premiato per la carriera al 60° festival di Venezia) dispensatore di consigli e di consumato professionismo.
Gli tiene testa bene il giovane Pierre Boulanger, mentre Isabelle Adjani (l’attrice di passaggio) e Éric Caravaca (che ha spesso lavorato con il regista e interpreta Momo da grande) si limitano a due brevi apparizioni.
Tranquillo elogio della moderazione e della tolleranza, la pellicola si segnala principalmente per l’accurata ambientazione d’epoca e per la conseguente colonna sonora, a base di grandi successi americani e non.