
Il paradiso all’improvviso
- Leonardo Pieraccioni
- Alessandro Haber, Angie Cepeda, Leonardo Pieraccioni, Rocco Papaleo
- Commedia
- Italia
- 19 December 2003
Trama
Proprietario di una ditta che si occupa di effetti speciali meteorologici per il mondo dello spettacolo, Lorenzo passa il suo tempo libero con i nobili semi-decaduti Taddeo e Giandomenico (assillato dall’ex-moglie Veronica per gli alimenti), nullafacenti continuamente dediti, per una tradizione che risale alle precedenti generazioni, in assurde scommesse.
Il giovanotto, che si vede con la bionda Mirna solo quando ne ha voglia, ama profondamente la sua vita da scapolo, e questa sua spensieratezza sentimentale è invidiata dagli amici.
Un giorno si reca per lavoro ad Ischia con la sua dipendente Nina, moglie di un altro impiegato, Fausto: la splendida sudamericana Amaranta vuole festeggiare il suo anniversario con Guglielmo con una romanticissima cena con tanto di finta nevicata.
Il fidanzato non si presenta; mentre Nina, che ha messo gli occhi sul cameriere indiano Simur, prende la via del ritorno, Lorenzo prova a sostituire l’ingrato assente e accompagna Amaranta nella gita di tre giorni da lei programmata con tanta cura.
Recensione
Personaggio un po’ diverso (irrorato da leggero cinismo), faccia sempre uguale (da bravo ragazzo) per Leonardo Pieraccioni.
Il simpatico interprete toscano, giunto alla sesta regia, nonostante le premesse, non offre grandi novità: bellezza esotica (l’Angie Cepeda di Pantaleón e le visitatrici), storia d’amore destabilizzante, caratteristi buffi (a degna formazione di un goliardico gruppo, Haber e Papaleo potrebbero rimandare entrambi al conte Mascetti di Amici miei), risvolti prevedibili; per quanto difendere l’istituzione matrimoniale di questi tempi non vada di moda, il che già di per sé costituisce una curiosità.
Ciò non toglie che si poteva mirare più alto. Anna Maria Barbera (Nina), alias la Sconsolata della trasmissione tv “Zelig”, sfrutta adeguatamente la sua occasione di debutto sul grande schermo (speriamo che in futuro non le tocchi riproporre lo stesso personaggio), mentre Fabrizio Pizzuto (Fausto), facente parte del gruppo di cabaret palermitano Treeunquarto, dispone di un ruolo più ampio rispetto a quello che occupava ne Il principe e il pirata (film precedente di Pieraccioni); Massimo Ceccherini, invece, fa una comparsata che potrebbe sfuggire ai più distratti.
A livello di messinscena, si nota un espediente alla Allen, con quasi tutti gli attori principali che prima o poi parlano in camera.
La comicità? Ogni tanto si ridacchia.