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Trama

Per nulla interessato all’archeologia medievale, Chris trascorre molto tempo presso lo scavo di Castleguard in Francia per stare accanto a Kate, assistente di suo padre, il professor Johnston.

Durante i lavori, viene recuperata una pergamena del XIV secolo che reca la firma del docente, partito da pochi giorni.

Il mistero è svelato da Robert Doniger, padrone della multinazionale ITC e inventore di un sistema di teletrasporto che, a causa di un vago difetto, è diventato una macchina del tempo.

Chris e Kate, accompagnati anche dagli studiosi Marek e François, nonché dall’ex-marine Gordon, si fanno spedire nella Castleguard del 1300, per riportare indietro l’insegnante.

Recensione

Se non fosse per il regista e per la fonte d’ispirazione del soggetto, Timeline passerebbe completamente inosservato.

Ma è anche vero che non si tratta del migliore film di Donner (papà della serie Arma letale), il quale, a diciotto anni da Ladyhawke, torna ad una ambientazione medievale.

Difatti: la scelta di interpreti non particolarmente noti, se escludiamo Paul Walker (Chris), e tutt’altro che bravi, se escludiamo David Thewlis, sprecato nel ruolo di Doniger, ci pone davanti a una pellicola che non ha certo nei concitati dialoghi canini il suo punto di forza.

Anche perché il romanzo di Crichton viene adattato contando esclusivamente sul ritmo e dimenticandosi di rendere lontanamente verosimili i risvolti fantascientifici.

In sostanza, si cade in tutti quegli errori che Spielberg aveva brillantemente evitato in Jurassic Park.

Sax Marmotta