
The Road
- John Hillcoat
- Charlize Theron, Garret Dillahunt, Guy Pearce, Kodi Smit-McPhee, Michael Kenneth Williams, Molly Parker, Robert Duvall, Viggo Mortensen
- Amazon Prime, Avventura, Drammatico
- Stati Uniti
- 25 November 2009
Recensione
Dall’incontro tra il regista australiano John Hillcoat – alle spalle tre lungometraggi inediti in Italia, due dei quali (compreso il più recente La proposta, perlomeno uscito in dvd) scritti dal cantante Nick Cave, suo stretto collaboratore anche in qualità di musicista – e lo scrittore statunitense Cormac McCarthy, dalle cui opere provengono Passione ribelle e Non è un Paese per vecchi, nasce questo cupissimo film, ambientato in un futuro non si sa quanto prossimo, dove il nostro pianeta è inaridito e inselvatichito a causa di un imprecisato disastro innaturale.
Di sicuro c’è che dell’uomo (artefice della “strada” che ha probabilmente portato a tutto ciò), e in particolare del prossimo, non c’è più da fidarsi: individui luridi e affamati, quasi sempre dediti al cannibalismo, si muovono in spietati branchi automuniti (la benzina è diventato un bene prezioso), e chi rimane isolato non può far altro che rubare quel che gli capita.
In un tale sconfortante contesto si muovono, anonimi (come chiunque, ormai), un padre e un figlio, ossessionati (soprattutto il primo, protettivo e malconcio) dal ricordo dell’amata moglie e madre ed errabondi, forse non solo per questioni di sopravvivenza: il ragazzino, nato all’inizio della disgregazione del mondo, reca una purezza da preservare a ogni costo; il genitore, benché esemplare, esibisce residui di egoismo e una recondita ferocia che testimoniano un’indole comunque corrotta.
Che la si voglia leggere in senso religioso o filosofico, la sofferta parabola concede una tenue speranza solo alla fine del suo percorso.
Le disparate somiglianze cinematografiche, magari pregiate (che spaziano dalla saga di Mad Max fino al vicino Codice Genesi) non scalfiscono affatto una forza di linguaggio in grado di suscitare riflessioni sgomente.
Superlativi gli attori, perfino quelli di passaggio.