Mordimi

Qualcuno spieghi ai registi Friedberg & Seltzer, già fra gli sceneggiatori del primo deludente Scary Movie e diretti responsabili degli improponibili Hot Movie, Epic Movie, 3Ciento e Disaster Movie, che per girare una parodia (in gergo uno spoof) non basta apporre senza nerbo delle serie di annacquatissime gags che anelano a canzonare blockbusters recenti o supposti VIP, sovente citati oziosamente, piazzando davanti alla cinepresa dei sosia (?) e non curandosi minimamente né della plausibilità delle situazioni, per assurde che siano, né della loro concatenazione (un contesto, questo, in cui le poche idee accettabili, nella fattispecie il titolo originale a triplo senso, le agguerrite fazioni dei fans o la scena del chihuahua, annegano nella completa indifferenza).

Non è vero che il genere non lo richiede: Zucker, Abrahams & Zucker, autori, insieme o da soli, degli impagabili L’aereo più pazzo del mondo, Top Secret!, Una pallottola spuntata, Hot Shots!, erano in grado di costruire attorno a brillanti trovate comiche dei copioni funzionali.

Ora che il loro operato, relegato perlopiù agli anni ’80 e del quale nessuno sembra avere raccolto la “seria” eredità, appare definitivamente infangato, dovremmo forse accontentarci? Gli adolescenti odierni lo fanno: ignari di tali fulgidi precedenti, accorrono ancora una volta a frotte (impossibile, dunque, far desistere i distributori), anche perché oggetto del dileggio sono i due capitoli iniziali dell’osannata saga di Twilight (sicché la presunta trama riguarda un’adolescente spiazzata da un nuovo ambiente scolastico e dalla competitiva corte di un vampiro e di un “mutante”; e curiosamente questi protagonisti hanno più fascino degli originali…).

Urge invogliare il giovane pubblico ad affinarsi, magari dirottandolo su film più edificanti, come il documentario Niente paura.