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Trama

La vita di Paul e Jessie Duncan è perfetta: bella casa, buon lavoro e soprattutto uno splendido figlio di otto anni, Adam.

Ma il sogno si spezza improvvisamente quando il piccolo rimane ucciso in un incidente automobilistico sotto gli occhi della madre.

La coppia sconvolta viene contattata a poche ore dal luttuoso evento dal dottor Richard Wells, medico con fama di genio esperto di ingegneria genetica, che opera presso la clinica “Godsend”.

Wells è infatti riuscito a sviluppare una tecnica di clonazione umana, a suo dire, assolutamente sicura.

I Duncan, rosi dal dolore recente, passano dal rifiuto netto ai dubbi sulla moralità dell’esperimento, per arrivare a dare il loro assenso.

E nove mesi dopo nasce un bambino identico ad Adam, tenuto sotto stretta osservazione da Richard.

Recensione

Dal regista dei riusciti Martha da legare e The Hole, coadiuvato dal candidato al premio Oscar Greg Kinnear (Paul), dalla nuova sex-symbol Rebecca Romijn-Stamos (Jessie) e dalla garanzia Robert De Niro (Richard), sarebbe lecito aspettarsi di più; molto di più.

Alla fine della proiezione, alla delusione per l’ennesimo film scadente a cui partecipa il grande Bobby si aggiunge il sospetto di un notevole rimaneggiamento, imposto dai finanziatori in fase di post-produzione.

Il gusto per la ricostruzione dei eventi, a partire da un antefatto vago, rappresentava il punto di forza delle precedenti opere di Hamm.

Ma in Godsend sembra misteriosamente dimenticarsene, come, altrettanto inspiegabilmente, alcune scene sembrano lasciate in sospeso, forse facendo affidamento sull’intuito dello spettatore.

Ci vuole mestiere ed intelligenza per tagliare, specie se l’intento fondamentale è trascinare a tutti i costi una pellicola incentrata su temi scottanti ed attuali verso il trendy thriller paranormale.

Il risultato in questo caso è infatti a dir poco pretenzioso.

Sax Marmotta