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Recensione

Madden è il sovrastimato regista del sopravvalutato Shakespeare in Love. Qui ha a disposizione alcuni attori eccezionali, fra cui la recidiva Paltrow, per raccontare, post-mortem, prevalentemente con l’aiuto flashback, la silenziosa ma implacabile follia di un geniale matematico attraverso i ricordi di sua figlia, sua erede un po’ in tutti i sensi, lo zelo di un suo studente e i numerosi quaderni scritti negli ultimi tempi.

Non è un brutto film, i rapporti umani, e parentali in particolare, sono descritti con una certa delicatezza e qualche “inganno narrativo” funziona.

Ma manca l’impennata… .

Max Marmotta