
Ritratto di famiglia con tempesta
- Hirokazu Kore-eda
- Hiroshi Abe, Kirin Kiki, Lily Frankie, Satomi Kobayashi, Taiyô Yoshizawa, Yôko Maki
- Da Riscoprire, Drammatico
- Giappone
- 25 May 2017
- Japanese
Recensione
Benché questa sfumata opera del maestro Kore-eda, già autore di film delicati sulla famiglia come Father and Son e Little Sister, sia passata dagli schermi italiani qualche settimana fa, val la pena di soffermarcisi.
Lo sguardo dell’autore è costantemente gentile ma mai ingenuo, dato che il tratteggio dei suoi personaggi (il cineasta firma pure la sceneggiatura) è attento e sfaccettato, per quanto le loro azioni ci possano sembrare insignificanti.
Ryôta (il poliedrico Hiroshi Abe, attivissimo divo nipponico che meriterebbe un po’ di fama internazionale), separato dalla moglie Kyôko (Yôko Maki, che brilla di una bellezza priva di artifizi) e con una madre anziana e paziente (Kirin Kiki, già protagonista de Le ricette della signora Toku di Naomi Kawase), sbarca il lunario come detective privato (simpatici gli scambi con il collega interpretato da Sôsuke Ikematsu e con il capo, che ha il volto buffo di Lily Frankie).
Ama il gioco d’azzardo; aspirava a diventare uno scrittore, ma inedia, insicurezza e sostanziale immaturità – mostrateci attraverso piccoli episodi quotidiani – lo frenano, nonostante i buoni riscontri ottenuti da un primo romanzo.
La notte che trascorrerà casualmente – per via del maltempo – a casa della genitrice con la consorte e il figlio che vede di rado (Taiyô Yoshizawa), ma non con la critica sorella (Satomi Kobayashi), diventerà un momento di confronto, utile soprattutto per lo spettatore.
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