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Trama

La detective ventottenne omosessuale Jill Fitzpatrick viene assunta dai genitori di Mickey, giovane poetessa scomparsa, per rintracciare la figlia.

Jill conosce così un’insegnante della ragazza, la misteriosa Diana. La donna, sposata al ricco affarista Nick, dieci anni meno di lei, mostra subito interesse per l’indagatrice.

Recensione

Non deve essere facile tradurre per lo schermo un romanzo in versi. La regista Samantha Lang (Il pozzo) e la sceneggiatrice Anne Kennedy ne hanno ricavato un giallo abbastanza sgradevole nelle atmosfere (e probabilmente eccessivo in qualche situazione), ma altrettanto efficace nel conseguimento dei risultati prefissi: individuare e additare la superficialità e, dove c’è, la corruzione dell’ambiente intellettuale (nel quale la scomparsa muoveva i primi passi) e attribuire alla protagonista un’impensabile sensibilità che le permette di esprimersi, interiormente, tramite accostamenti e metafore particolari; in una forma di poesia, insomma, grezza ma più sincera.

Perciò, è il personaggio della convincente Susie Porter ad avere la meglio su quello, tendenzialmente più affascinante, della cambiata Kelly McGillis.

Max Marmotta