Video & Photo

1 videos

Trama

Il trentottenne Will, agiato scapolo londinese, vive di rendita rifuggendo qualsiasi impegno che invada le sue oziose giornate.

Nessuno dei suoi rapporti sentimentali dura infatti più di due mesi, al termine dei quali scarica puntualmente la ragazza di turno che ribatte di solito con una sfilza di insulti.

Stanco di questa situazione, decide di uscire soltanto con madri single, a suo avviso troppo insicure e problematiche per affrontare una storia seria.

Per una fortuita coincidenza, conosce la hippy depressa Fiona e il piccolo figlio Marcus, frustrato dalle fissazioni materne e vittima a scuola di un vero e proprio ostracismo.

Recensione

Decisamente la migliore commedia finora interpretata da Hugh Grant (Will), il quale, sebbene continui a tenere in esercizio le sue ipercinetiche palpebre, dà vita all’ennesimo bastardo egoista con la faccia d’angelo, impreziosito però da una non presunta innocenza che ha radici nella mancata sensibilizzazione del personaggio a un’autentica maturazione.

Non è certo una novità che sia un bambino sovraccarico di problemi (il bravo Nicholas Hoult/Marcus) ad incarnare la svolta definitiva per l’adulto infantile, come neanche che quest’ultimo costituisca per il piccolo una plausibile figura paterna, specie in un contesto contemporaneo di cui si mette volutamente in rilievo la forte instabilità del rapporto coniugale.

È stupefacente semmai la grazia che aleggia sull’intera vicenda, la quale, pur in debito con Hornby (terzo film tratto da uno dei suoi romanzi), rivela, attraverso una misurata direzione, un sapiente montaggio parallelo e un’adeguata selezione musicale, l’insospettabile maturità artistica dei fratelli Weitz, già autori di American Pie; e in fondo gli si può anche perdonare l’evidente caduta di tono a metà film.

Sax Marmotta