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Trama

Harold, grassoccio e bruttarello impiegato della JPS Fund, cerca con pervicacia la sua anima gemella basandosi sul superficiale ideale di bellezza classica che il padre, reverendo Larson, gli ha inculcato in tenera età.

Gli insuccessi non si contano e c’è anche chi sconsiglia al ragazzo di mirare troppo in alto. La svolta avviene durante un fortuito incontro con il guru televisivo Tony Robbins, il quale lo sottopone a un “trattamento” che gli dà la facoltà di vedere la reale natura di qualsiasi essere umano.

Dopo poco tempo incontra una bionda mozzafiato, Rosemary, che lascia senza parole pure l’amico Mauricio Wilson.

La ragazza infatti è gravemente obesa e tutt’altro che attraente, tranne che agli occhi di Harold.

Recensione

L’impossibile è avvenuto: il primo film sentimentale dei fratelli Farrelly. I paladini del demenziale e dell’eccesso a tutti i costi depongono le armi e cavalcano l’onda del buonismo assegnando agli altruisti e – soprattutto – a chi si occupa di volontariato un aspetto esteriore da sfigati, compensato per uno “strano” contrappasso da un’insospettabile bellezza interiore.

Un’idea vincente, che, pur con qualche incongruenza, si sviluppa dando vita a parecchi spunti ma che, improvvisamente, si perde senza approfondirli, impedendo così alla pellicola di guadagnare ritmo e ingranare verso qualsiasi direzione: film romantico, commedia romantica, commedia degli equivoci.

Se sono quasi totalmente assenti le consuete e scorrette gag visive, sostituite da battute altrettanto pesanti ma di gran lunga meno efficaci, allora fortunatamente non mancano le buone prestazioni dei due protagonisti Gwyneth Paltrow (Rosemary), a suo completo agio in entrambe le versioni, e Jack Black (Harold), un ghigno alla Jack Nicholson su una corporatura alla John Belushi, al suo primo (meritato) ruolo da protagonista.

Sax Marmotta