
Aspettando la felicità
- Abderrahmane Sissako
- Fatimetou Mint Ahmeda, Khatra Ould Abder Kader, Maata Ould Mohamed Abeid, Mohamed Mahmoud Ould Mohamed
- Drammatico
- Francia, Mauritania
- 19 May 2002
Trama
In un piccolo villaggio della Mauritania, Nouadhibou, s’intrecciano alcune vite. Il vecchio elettricista Maata prova ad intervenire sui molti guasti della zona, ma il suo non è un compito facile; lo segue, pieno di ammirazione, curiosità e desiderio di imparare, il piccolo apprendista Khatra.
Abdallah resta tappato in casa ad osservare quel che accade fuori, estraneo alla lingua locale (qualche parola gliela insegna proprio Khatra), mentalmente distante dalla madre, indeciso se partire.
Nana è una ragazza madre che paga le sofferenze di un abbandono. Makan è un giovanotto che trova un cadavere in riva al mare. Un immigrato giapponese si dedica melanconicamente al karaoke.
Recensione
Recitato perlopiù in lingua hassanya e sottotitolato, il film di Sissako si è aggiudicato nell’anno della sua realizzazione il premio Fipresci, assegnato dalla critica internazionale a Cannes.
Forse un po’ ostica nel ritmo, alquanto assorto, la pellicola contiene immagini e brani di assoluto lirismo, come vuole la tradizione cinematografica africana (per la verità, ci si può basare soltanto su quel poco che viene distribuito da noi, assai raramente e sempre grazie a coproduzioni e passaggi di successo presso i maggiori festival, il che dovrebbe costituire in qualche modo già una garanzia di qualità).
I personaggi, specialmente quello del “forestiero in patria” Abdallah, sono sperduti, sacrificati dalla realtà circostante, anelanti ad una vita diversa eppure incerta, non del tutto convinti che voltare pagina significhi migliorare.
In tal senso, il titolo assume (o riassume) un significato più profondo.