Trama

Caty, giovane e repressa operatrice televisiva, viene avvicinata dalla prostituta Caprice, intervistata da un collega, che le fa incontrare il tenebroso Jean.

L’uomo è un bandito, e le propone di filmare la sua prossima rapina. Caty, benché perplessa, accetta, e conosce gli altri membri del piccolo clan: il coreografo Mouss, lo scavezzacollo Loulou, l’imponente Lecarpe.

In breve, la ragazza, attratta irresistibilmente da Jean, entra a far parte del gruppo criminale, imparando ad adescare, a sparare, ad organizzare i prossimi piani e a fare la bella vita.

Fino ad un audace colpo in banca… .

Recensione

Reduce dal grande successo “leggero” de L’appartamento spagnolo, Cédric Klapisch (che partecipa fulmineamente, non accreditato, nei panni di un giornalista) miscela con discreta abilità e sicuro professionismo crime story e commedia, dramma e noir, thriller, azione alla francese (non crassa) ed elementi grotteschi, dimenticandosi (ma sarà vero?) di fornire allo spettatore spiegazioni importanti (ad esempio, la destinazione delle riprese della rapina) o di esibire la violenza, funzionale a inquadrare i personaggi.

Costoro, tuttavia, sono ugualmente descritti a puntino, ciascuno con le proprie ragioni, il proprio carattere, le proprie insoddisfazioni che li spingono ad agire in un certo modo.

Un’opera imperfetta, dunque, che però grazie ai suoi (probabilmente calibrati) ammanchi si trasforma in un racconto (a)morale, il cui giudizio sul radicale cambiamento (evocato dai distributori italiani) di Caty, una Gillain che ripropone alcune sfumature del suo ruolo ne L’esca, resta apparentemente sospeso (come suggerisce invece il titolo originale).

Ad ogni buon conto, ne vien fuori un ritratto piuttosto spietato dell’ambizione, che genera quell’immotivata vanità, causa, in fondo, della possibile disfatta.

Max Marmotta