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Trama

Dopo un’estate trascorsa a lavorare come dog-sitter, il dodicenne Owen Baker, piuttosto solitario a causa del lavoro dei suoi genitori, che ristrutturano le case in cui vivono per poi rivenderle, imponendo dunque al bambino continui traslochi, reclama la sua ricompensa: un cane tutto suo.

La scelta ricade su un poco elegante quadrupede, prontamente battezzato Hubble. La bestiola si rivela a sorpresa un abitante di Sirio (vero nome: Canid 3942), inviato sulla Terra dal Grande Danese per verificare i risultati di un’invasione avvenuta tantissimi anni addietro.

Già abbastanza sconvolto dalla notizia che il miglior amico dell’uomo abbia ascendenze spaziali, Owen, che per una serie di circostanze può comunicare con Hubble e con gli altri appartenenti alla sua razza (fra cui Barbara Ann, Wilson, Nelly e Shep, da lui portati a spasso in precedenza), cerca di evitare, con l’aiuto della sua unica amica Connie (che lo preferisce agli antipatici Frankie e Fred) il “rimpatrio” per inadempienza di tutti i quattrozampe abbaianti.

Hubble tiene i “corsi”.

Recensione

Con qualche vaghissima eco di E.T., l’attore John Robert Hoffman esordisce alla regia sfruttando il binomio animale-bambino che tanto piace al pubblico infantile, o meglio ai genitori che decidono di portare al cinema i propri pargoletti.

Lo spunto può anche essere considerato simpatico e gli ormai infallibili effetti speciali che permettono ai cani di esprimersi anche, ma in campo di prodotti prescolari si è visto senz’altro di meglio.

Nel ruolo del protagonista impossibilitato a mettere radici per colpa dell’attività dei genitori (aspetto appena lambito dallo script), il bravo Liam Aiken (una piccola star: al suo attivo ci sono già Nemicheamiche, Sognando l’Africa e Era mio padre) è sicuramente al di sotto delle sue possibilità, ma nel dirupo scivolano pure le illustri voci originali dei pelosi mammiferi (almeno loro, ben delineati): Matthew Broderick (Hubble), Delta Burke (Barbara Ann), Donald Faison (Wilson), Brittany Murphy (Nelly), Carl Reiner (Shep), Vanessa Redgrave e Cheech Marin (il Grande Danese e il suo valletto).

Meglio ripassarsi la fattoria di Babe – Maialino coraggioso.

Max Marmotta