
C’è chi dice no
- Giambattista Avellino
- Claudio Bigagli, Giorgio Albertazzi, Luca Argentero, Marco Bocci, Myriam Catania, Paola Cortellesi, Paolo Ruffini
- Commedia
- Italia
- 1 January 2011
Recensione
Stremati dalla reiterata constatazione che zelo e scrupolo sul posto di lavoro non ottengono riscontro alcuno presso i diretti superiori, che a loro continuano a preferire persone inesperte ma ben protette, giovani amanti, parenti acquisiti, tre ex-compagni di scuola – il giornalista stakanovista Max (Luca Argentero, sempre più spigliato nella commedia), la valida dottoressa Irma (Paola Cortellesi, attenta a non debordare) e il prudente assistente specializzato in diritto penale Samuele (Paolo Ruffini, al primo ruolo di rilievo in una commedia “seria”) – si coalizzano dopo una deprimente rimpatriata con coetanei spregiudicatamente affermati e mettono su un piano per perseguitare i rispettivi usurpatori.
Con tiri hitchcockianamente incrociati, ovviamente, per deviare i sospetti. Al di là del sapido passaggio in cui il barone universitario Albertazzi, in forma come sempre, con l’aiuto di un paio di tirapiedi scoperchia, a scopo auto-cautelativo e con una sopita amarezza che non può che montare, il fragilissimo sistema su cui si fonda la sua facoltà, la scena più importante dell’intero film, scritto quasi senza errori dall’affidabile Fabio Bonifacci con la collaborazione del regista Avellino (già con Ficarra & Picone), è quella in cui l’australiana Rhonda (Harriet McMasters Green), medico pur capace finito involontariamente negli italici ingranaggi, si accorge del marciume che la circonda e accusa l’attonito compagno (Massimo De Lorenzo) di essere un criminale.
Insomma, in un Paese civile ciò che da noi è costumanza appare in tutta la sua meschinità: mai nessuno si sofferma a pensarci? Il cast è affiatato (recita, nella parte di Enza, anche la moglie di Argentero, l’efficace Myriam Catania); il moto di indignazione, per quanto utopistico, è sincero e non scialacquato, senza diventare per forza una moralina facile facile.