
D’Artagnan
- Peter Hyams
- Catherine Deneuve, Justin Chambers, Mena Suvari, Stephen Rea, Tim Roth
- Avventura
- Germania, Lussemburgo, Regno Unito, Stati Uniti
- 7 September 2001
Trama
Francia, XVII secolo. Il guascone D’Artagnan, testimone durante la sua infanzia del brutale omicidio dei genitori per mano dello spadaccino Febre, decide di seguire le orme paterne e, accompagnato dal suo mentore Planchet, si reca a Parigi per entrare nei moschettieri.
Il sovrano però non riesce ad imporsi sul cardinale Richelieu che, essendo il vero gestore del potere, ha destituito la guardia reale sostituendola con il suo esercito privato.
D’Artagnan dà speranza ai disillusi ex-moschettieri Athos, Porthos e Aramis, e insieme liberano dal carcere il loro capitano.
Il porporato si oppone con tutta la sua influenza e sguinzaglia contro il manipolo i suoi uomini, guidati proprio dall’instabile Febre.
Recensione
In un film come D’Artagnan, diretto da un mestierante, che si diletta (e non dovrebbe farlo) anche di fotografia, e scritto da Gene Quintano, autore di sceneggiature non proprio memorabili (Palle in canna, Scuola di polizia 3 e 4, Allan Quatermain e le miniere di Re Salomone), il fulcro è costituito dalle numerose sequenze di combattimento, che, oltre a interrompersi bruscamente per futilità, hanno anche l’ingrato compito di tappare i frequenti buchi dello script.
Notevole il lavoro del coreografo Xin-Xin Xiong, con palesi influenze dalla tradizione di Hong Kong e con inaspettate rielaborazioni delle acrobazie di un vecchio D’Artagnan dello schermo, Gene Kelly, che, ai tempi, non usava né cavi né controfigure.
La banalità dei dialoghi non supporta il notevole cast e riesce a salvare solo Tim Roth, molto autoironico nella caratterizzazione del suo cattivissimo Febre: “… Ma io ho la necessità di fare male a qualcuno!”.