Video & Photo

1 videos

Trama

Il dj fallito Zack e il protettore di mezza tacca Jack occupano la medesima cella in una prigione di New Orleans.

Il primo, la notte in cui la fidanzata Laurette lo ha piantato, è stato infatti arrestato per omicidio, mentre al secondo è toccata la stessa sorte per adescamento di minorenne.

I due carcerati, in realtà incastrati per crimini non commessi, si trovano a condividere lo scarso spazio con un terzo detenuto, l’italiano Roberto, che non parla un buon inglese e che sembra essere l’unico autentico colpevole del reato imputatogli.

La convivenza, fino a quel momento nervosa, migliora grazie alla personalità travolgente del nuovo arrivato, ideatore di un piano di evasione.

Recensione

Sarebbe un vero peccato perdere questa edizione rimasterizzata (ottime le immagini, il suono ogni tanto scade) di un gioiellino del cinema indipendente anni ’80, diretto da un autore dotato di un tocco leggerissimo troppo di rado ricordato.

Jarmusch, servendosi della comicità del miglior Benigni, arricchisce uno scarno soggetto di elementi onirici, ulteriormente amplificati dalla splendida fotografia in bianco e nero di Robby Müller e dai set naturali della Louisiana.

L’attore toscano, a suo perfetto agio, dà vita a un carattere quasi marziano, dalla prima apparizione fino all’improbabile inglese ostentato, coprotagonista di una lettura parodica della vita carceraria che presto assume i tratti di una favola con la propria limpida morale, caratterizzata dagli aspetti tipici del viaggio iniziatico.

La colonna sonora composta dagli stessi Lurie (Jack) e Waits (Zack) facilita l’ingresso dello spettatore in questa surreale dimensione, dove New Orleans ha i toni spettrali di una ghost town, mentre riverberi più chiari delineano le paludi circostanti.

Daunbailò è stata la prima collaborazione di una serie a fasi alterne tra Benigni, Jarmusch, Lurie e Waits: Taxisti di notte, Il piccolo diavolo e i corti della serie Coffee and Cigarettes.

Sax Marmotta