
Draquila – L’Italia che trema
- Sabina Guzzanti
- Sabina Guzzanti, Silvio Berlusconi
- Documentario
- Italia
- 7 March 2010
Recensione
Sabina Guzzanti è, com’è noto, un’artista eclettica (al pari dei suoi fratelli). La sua poderosa carriera televisiva, fatta di imitazioni strepitose e contestuali critiche al vetriolo all’intera classe politica, con conseguenti inimicizie in grado di sbarrarle le porte della Rai, ha trasformato le sue già richiestissime tournée teatrali in circostanziati atti d’accusa (in stile Grillo), inattaccabili e perciò temuti e ancora osteggiati.
Al cinema, l’attrice ha accettato qualche ruolo secondario prima di essere debordante protagonista dell’indigesto Troppo sole di Giuseppe Bertolucci (1994); alla regia ci è arrivata con l’imperfetto Bimba (2002), ma è stato il suo documentario Viva Zapatero! (2005) a traslocare sul grande schermo la sua dirompente capacità di additare le crepe sempre più profonde all’interno del nostro stato di democrazia.
Dopo la parentesi seminostalgica della docufiction La stagione dell’aragosta (2007), eccola di nuovo alla carica con un’altra inchiesta degna di Michael Moore (che non a caso la stima pubblicamente), incentrata sul terremoto abbattutosi su L’Aquila nell’aprile 2009.
Sabina intelligentemente pospone le gravi leggerezze della Protezione Civile, che non ritenne le preoccupanti avvisaglie dei mesi precedenti e i pareri accorti di qualche sismologo condizioni sufficienti per procedere a uno sgombero.
Preferisce concentrarsi, dando voce a tutti, sulle corse all’appalto, sulle modifiche legislative, sullo scialacquamento dei fondi pubblici, sulle operazioni d’immagine legate alle consegne delle (poche) abitazioni, sul totale disinteresse riguardo al recupero del centro storico, militarmente presidiato nella speranza che la faccenda passi inosservata (e che nessuno si muova dalle tendopoli!).
E va oltre, formulando delle allarmanti ma credibili ipotesi. Vedere, necessariamente, per credere.