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Trama

Dopo oltre un anno di fidanzamento, Berke viene messo alla porta senza motivo da Allison. Intontito e inconsolabile, nonostante gli sforzi degli amici Felix e Dennis, il ragazzo decide di reagire allorquando la sua ex comincia a filare con il tronfio Stryker, che ha già girato il mondo ed è membro di una band simil-Backstreet Boys.

Dato che i neo-piccioncini vogliono partecipare all’allestimento di “Sogno di una notte di mezza estate”, preparato dal presuntuoso professore di belle arti Forrest-Oates, Berke si presenta ai provini.

Accettato per una parte men che secondaria e disposto a trascurare i suoi impegni con la squadra di basket, trova insperato sostegno nella sorella minore di Felix, Kelly, che nel cassetto ha il sogno di cantare le proprie composizioni.

Recensione

Cominciamo dalle buone intuizioni della sceneggiatura: 1) i genitori del protagonista (i ritrovati Kurtz e Begley) conducono un programma-spazzatura, “Love Matters” (sul set del quale sono ospiti Coolio e il regista O’Haver e in cui Berke, giustamente, non ha nessuna intenzione di raccontare i fatti suoi), e non si adirano con il loro erede neppure di fronte ad un potenziale scandalo sessuale o ad una mega-festa organizzata senza permesso; 2) su insistenza di Felix (Colin Hanks, figlio di Tom), Berke (Ben Foster di Liberty Heights e Big Trouble) prova ad uscire con Dora Lynn (Kylie Bax), splendida e disastrosamente maldestra ragazza in grado di mandare involontariamente a fuoco un locale (personaggio che per la verità poteva essere utilizzato meglio); 3) un paio di momenti musicali, all’inizio e alla fine (cover eseguite rispettivamente da Vitamin C e dal cantante-attore Sisqo, alias Dennis), sono orecchiabili, così come gli acuti di Kirsten Dunst (Kelly).

Per il resto, solo grevità, pigri insulti a Shakespeare (la messinscena, se ne udite le parole, inviterebbe, con insufficiente dose di ambiguità, a disertare la poesia del Bardo) e l’ennesimo spreco di Martin Short (Forrest-Oates) in un ruolo da comprimario.

Preferiremmo vederlo altrove.

Max Marmotta