
Gli astronomi
- Diego Ronsisvalle
- Laura Betti, Marisa Fabbri, Nicola Di Pinto, Paolo Bonacelli
- Drammatico
- Italia
- 1 January 2003
Trama
Acireale, nel catanese, 1843. L’astronomo luterano Peters, danese di Flensburg, è chiamato a collaborare con il collega tedesco Wittelsberg alla costruzione di una precisissima meridiana all’interno della cattedrale.
Il committente è l’anziano canonico Stupendo, il quale si comporta con un’ambiguità che rispecchia lo scetticismo della cittadinanza che conta.
In tale clima Wittelsberg rinuncia ben presto, lasciando il pragmatico Peters ai suoi meticolosi calcoli.
Il problema è che allo scienziato, aiutato dallo schietto sagrestano Barbarigallo, viene chiesto, su ordine di una nobile morente (detta la “Pavoncella”), di spostare la costruzione dell’orologio solare, per evitare che finisca sopra una misteriosa lapide.
Peters comprende che è proprio il sepolcro la causa di ogni ostracismo.
Recensione
Il giovane esordiente Diego Ronsisvalle, che forse si è fatto prendere la mano da una messinscena, fitta di dialoghi alquanto aulici, troppo rigorosa o possibilmente più adatta ad un palcoscenico, ha scritto la sceneggiatura di questo suo primo lungometraggio ispirandosi ad un romanzo, ispirato ad un fatto reale, scritto dal padre Vanni.
Vi si riconosce l’ostilità arcaica, e non ancora estinta, di una Sicilia restia ai rinnovi e sospettosa nei confronti dell’opera di prestigio, allo stesso modo della religione differente e perciò “pagana”; l’atmosfera, comunque idonea, rimanda a quella di un altro film, Il consiglio d’Egitto, e in effetti le tematiche di Sciascia non sono così lontane (ma c’è anche qualcosa de “I Beati Paoli”).
Magari, una cura maggiore per le lingue degli scienziati (neanche una sfumatura d’accento…) avrebbe contribuito ad un maggiore realismo della pellicola, comunque lodevolmente realizzata con pochi mezzi.
Finalmente, meritato ruolo da protagonista per l’altrimenti caratterista Paolo Bonacellli, benché sia la performance della stupefacente Marisa Fabbri, nei panni (maschili) di Stupendo, a risultare la più brava.
Il brano “Corpi in movimento”, sui titoli di coda, reca la riconoscibile firma di Franco Battiato e Manlio Sgalambro.