Hypnosis

Ancora una dimostrazione che l’horror d’atmosfera è meta talmente ambita dai giovani videomakers italiani, i quali ne possono curare la post-produzione e gli effetti speciali direttamente dal loro PC, da riuscire ad approdare in confezioni sufficientemente dignitose perfino sul grande schermo, in distribuzione relativamente limitata.

I casi sono ancora rarissimi, ma non sono più isolati. Questo cupo thriller di un paio d’anni fa dalle ascendenze paranormali, al di là dei risultati che tutto sommato non si allontanano dall’esercizio di stile, è forse l’esempio più pertinente (di sicuro, il primo ad avere ottenuto una visibilità maggiore) della tendenza sopracitata.

Del plot del film di Davide Tartarini e Simone Cerri Goldstein c’è poco da dire: le memorie recondite e sepolte del timido Christian (Nicola Baldoni) vengono esplorate dall’esperto di ipnosi Isaia (Federigo Ceci), compagno dell’amica Alice (Daniela Virgilio, che poco dopo si sarebbe fatta conoscere in produzioni indipendenti di maggior rilievo come Good As You e Workers – Pronti a tutto).

Un viaggio non esclusivamente nella mente che riserva qualche sussulto; e sono proprio gli sparuti ma dosati trucchi digitali a essere degni di nota.