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Trama

La storia di Peppino Impastato, giovane di Cinisi, paese a pochi chilometri da Palermo ad alta densità mafiosa.

Durante gli anni ’70, Peppino, ribelle e convinto antimafioso, usò l’arma della satira, tramite la sua radio libera, contro il boss di Cinisi Tano Badalamenti; cercò pure la via della politica candidandosi nel ’78 nelle liste della Democrazia Proletaria, ma fu assassinato pochi giorni dopo con il tritolo.

I cento passi del titolo si riferiscono alla distanza tra casa Impastato e casa Badalamenti.

Recensione

Coraggioso, controcorrente, semi-dimenticato: la figura di Peppino Impastato meritava senz’altro di essere ricordata degnamente.

Ci ha pensato il regista Giordana, che ha realizzato la sua opera più equilibrata ed efficace uscendo dai dettami imposti dal cosiddetto cinema d’impegno.

I giovani protagonisti, volti nuovi, sono assai validi, soprattutto Lo Cascio, mentre la sceneggiatura ha riportato un premio al recente Festival di Venezia.

Max Marmotta