Video & Photo

1 videos

Recensione

Se si esclude l’ormai scontato ma sempre simpaticissimo cameo di Stan Lee, “papà” di gran parte dei supereroi della Marvel, cosa ci si poteva aspettare dal sequel del non esaltante I Fantastici 4 di quasi due anni fa, dato che cast e regista sono esattamente gli stessi? L’ingresso dell’ambiguo, potente e pericoloso Silver Surfer, è la risposta di primo acchito, in qualche modo incaricato di aggiungere nuova linfa ad un “numero 2” che correva il serio rischio di riproporre gli stereotipi dell’episodio-pilota (e sì che i protagonisti del fumetto sono fra i più amati e affascinanti della loro “stirpe”).

Eppure, nei seguiti di questo tipo di prodotti c’è una carta che, giocata opportunamente, può renderli – ma accade di rado… – superiori agli originali: il fatto che la genesi dei personaggi sia già stata trattata nella precedente pellicola permette di entrare rapidamente nel vivo della narrazione.

Nel caso specifico, l’elemento si rivela vincente, e ci consente di ammirare le gesta dell’allungabile Mr. Fantastic, della trasparente Donna Invisibile (questi due in procinto di sposarsi) del roccioso La Cosa e del focoso Torcia Umana (le cui caratteristiche entrano in cortocircuito proprio dal contatto con lo spaziale Silver Surfer, avviato, come scopriremo, a distruggere il pianeta suo malgrado), costantemente in contrasto con l’ambizioso Dottor Destino, senza ponderose spiegazioni.

Certo, ci sarebbe da obiettare sulla scena in cui la suddetta Torcia accumula (anziché scambiarle, com’era avvenuto fino a quel momento) le capacità dei suoi compagni, ma è una incongruenza talmente connotante (gli albi per ragazzi ne sono zeppi) da diventare preziosa.

Insomma, nulla di trascendentale ma un calibrato passatempo, soprattutto per gli adolescenti più… vecchi.

Max Marmotta