
I giorni dell’amore
- Mohsen Makhmalbaf
- Abdurrahman Palay, Aken Tunj, Menderes Samancilar, Shiva Gered
- Drammatico, Sentimentale
- Iran, Turchia
- 1 February 1991
Trama
Tre versioni di una vicenda. Nella prima, Gazale è sposata con un taxista bruno e si incontra segretamente con un lustrascarpe biondo; la tresca viene a galla a causa di un misterioso anziano che va in giro con una gabbia e che spia i convegni degli amanti; quindi, il marito tradito uccide l’avversario e viene processato da un giudice navigato.
Nella seconda possibilità, i ruoli del bruno e del biondo si ribaltano, ma non è detto che l’esito sanguinoso cambi.
Nell’ultima, che ritorna alla situazione di partenza, gli eventi prendono una piega diversa.
Recensione
Un Makhmalbaf (Viaggio a Kandahar) d’epoca, distribuito solo la stagione scorsa dall’attenta Vitagraph, la stessa casa che qualche anno fa rese visibile in sala, sempre con sottotitoli, The Addiction di Abel Ferrara.
Lo stile è già affascinante, con un inizio talmente silenzioso (un po’ difficile, in questa fase, inquadrare i personaggi) da insinuare qualche dubbio anche negli ammiratori del recente cinema iraniano.
Il film, la cui ultima parte sottolinea la non indifferente vendicatività del vecchio, mostra come l’intercambiabilità dei ruoli, a volte, non muti il destino, e per farlo si affida al tema dell’adulterio.
Un argomento così tabù nella patria del regista da costringerlo a girare ad Istanbul.