Il codice da Vinci

Il plot è noto ai più (anche se non si è letto il best seller): un acclamato esperto di simbologia è in poche ore risucchiato in una faccenda che parte da un omicidio e monta fra fughe, enigmi, questioni religiose epocali e opere d’arte.

Un libro godibile, forse sopravvalutato, ricco di spunti (veridici ma romanzati, con buona pace degli allarmismi, alla fin fine pubblicitari), sacrificato in 150 minuti in cui giocoforza la suspense risulta smorzata (non tanto per i passaggi necessariamente cassati) e qualche piccola licenza sparsa si dimostra appropriata.

Un caso, prima che un cult.