
Il ladro di orchidee
- Spike Jonze
- Chris Cooper, Meryl Streep, Nicolas Cage, Tilda Swinton
- Commedia, Crime, Da Riscoprire, Drammatico, Netflix
- Stati Uniti
- 6 December 2002
Trama
Lo sceneggiatore Charlie Kaufman è in piena crisi di idee. Il suo adattamento del libro della giornalista Susan Orlean, “Il ladro di orchidee”, basato sulla curiosa vicenda del floricoltore imbroglione John Laroche (aiutato da tre indiani seminole), è ad un punto morto.
A casa dello scrittore di cinema si è installato il gemello Donald, privo di qualsiasi insicurezza rispetto a lui, molto abile con le donne e dotato di un’invidiabile slancio creativo, tant’è che sta lavorando ad un copione su un serial killer dalla personalità multipla.
Disperato, Charlie decide di avvicinare di nascosto la Orlean; del resto, anche quest’ultima aveva voluto conoscere più a fondo l’oggetto della sua opera, Laroche.
Recensione
Se siete in cerca di qualcosa di diverso, speciale, non allineato, folle, anche stavolta la premiata ditta Jonze & Kaufman, quella di Essere John Malkovich (ampiamente citato) non vi deluderà.
Il fatto stesso che il vero sceneggiatore Kaufman, effettivamente chiamato a ridurre il libro della Orlean, abbia deciso di cambiare treatment e di raccontare se medesimo e la presenza nei credits del suo immaginario fratello Donald la dicono già lunga sul tema del (contorto) film, che inscena su tre diversi assi narrativi (Charlie/Susan/John) tormentati conflitti interni (con un imbattibile alter ego), paure, passioni, ossessioni, aspirazioni, disillusioni, fantasie sessuali, autoreferenze (l’inizio ripercorso in fase di concepimento, la voce off come espediente “proibito”), narcisismi; fino ad una brutale crescita.
Pure l’accezione del titolo originale allude, oltre al senso squisitamente cinematografico, ad un cambiamento, un’acclimatazione di carattere non a caso darwiniano.
Una narrazione ostica ma assai originale, che si assume grossi rischi (non piacere, essere dimenticata in fretta), magari inferiore al precedente del regista e paradossalmente più simile, per stile simbolico, ad un’altra opera interpretata da Cage, Al di là della vita.
Bravi gli attori, soprattutto Chris Cooper. G. Paul Davis (Russell) è il cantante Litefoot. Fra i produttori c’è Jonathan Demme.