Video & Photo

1 videos

Trama

Ivan è il collerico fratello minore di Andrey. Tra i due ragazzi c’è qualche incompatibilità, che si accentua con il misterioso ritorno del padre, annunciato dalla madre.

L’uomo era assente da molti anni, tanto che per i figli non è facile riconoscerlo (e qualche dubbio sulla sua effettiva identità effettivamente affiora).

Quando il ritrovato e arcigno genitore propone ai due una gita di due giorni per andare a pescare, il fiducioso Andrey accetta con entusiasmo; Ivan, invece, pur accodandosi, cova un forte risentimento nei confronti del neo-arrivato.

Tra asti e incomprensioni, lo strano viaggio si prolunga… .

Recensione

Vincitrice, fra mille polemiche, del festival di Venezia 2003, l’opera prima del televisivo Andrey Zvyagintsev si bea dei ricercati echi tarkovskiani di cui è dotata.

Una pellicola volutamente fredda, corredata di metafore sugli individui (il padre trascina i figli su un’isola per recuperare una misteriosa cassa: contiene forse un rapporto d’affetto dissotterrato dopo troppo tempo?) e sulla collettività (genitore egoista = capo di governo disattento?).

In ogni caso, gli atti di disubbidienza dei ragazzini non sono sempre giustificati dal senso di ribellione, il che getta un ulteriore alone enigmatico sulla temibile figura paterna, le cui reazioni talvolta sono legittime.

Sull’intera vicenda aleggia un senso di morte, amplificato dalla tristissima notizia che il giovane attore Vladimir Garin (Andrey) è morto annegato quasi alla fine delle riprese; ma il messaggio del regista non è completamente sprovvisto di speranza.

L’algida fotografia di Mikhail Kritchman si integra perfettamente con il linguaggio scelto dall’autore, divenendo un elemento irrinunciabile alla riuscita del film.

Max Marmotta